lunedì 11 maggio 2009

Vade retro "Po Valley Operation" !

Ci risiamo. Per l'ennesima volta la fatica e l'impegno di tanti amministratori e di tanti cittadini, durato anni, per preservare l'angolo di Natura più incontaminato nelle vicinanze di Milano, rischia di essere vanificato dalla firma di un funzionario. Non è possibile che in un territorio ormai al limite dell'urbanizzazione gli australiani cerchino di fare ciò che non è riuscito agli italiani: la "Po Valley Operation" sta richiedendo di scavare un pozzo di petrolio nel cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, già negato all'Eni qualche anno fa. Dobbiamo difendere questo territorio con le unghie. Non è possibile che spesso e volentieri, in Italia, le aree di pregio ambientale rimaste preservate per anni rischino di essere utilizzate per realizzare strade ed in questo caso addirittura un pozzo di petrolio.Questa non è una questione politica: questa è una questione che deve vedere in prima linea chi ama il proprio territorio, le proprie radici, sia esso di sinistra, di centro, di destra. Per quanto mi riguarda sono stato in prima linea qualche anno fa e lo sarò ancora di più questa volta: e spero di essere solo uno dei tanti che uniranno le loro forze per opporsi a questa indecenza. Ringrazio pubblicamente Marco Molgora che ha rappresentato i sindaci della zona alla prima riunione convocata alla chetichella e dimenticandosi persino che esiste un Parco. Da adesso inizia una nuova battaglia: dobbiamo crederci!

1 commento:

  1. Questa volta la tegola dell'idiozia e dell'ottusità è caduta dalle nostre parti... e la cosa ci tocca da vicino, da molto vicino.
    Personalmente mi sento deluso, tradito ed amareggiato, non tanto per le scelte opportunistiche e quasi paradossali del governo centrale (che ormai va allo sbando con scelte ed idee nelle quali non prevale l'uomo come cittadino e persona), bensì da chi dovrebbe/doveva tutelare il Nostro territorio, il Nostro Parco così prezioso e così invidiato. Ovviamente in ultimo, anche queste istituzioni sono state scavalcate con grande leggerezze, per non dire maleducazione e prepotenza dalle autorità centrali, è il dado è stato tratto, a porte quasi chiuse. Un'offesa indelebile dal mio punto di vista... come cittadino lombardo, come abitante nel Parco del Curone (sì NEL parco, non DEL parco... perchè tutti siamo "ospiti" di questo territorio che con generosità ci accoglie). Allo stesso modo sono convinto che tante persone, giovani o meno giovani, hanno a cuore il territorio, QUESTO territorio e saranno ben disposte a spendere anche una sola parola in favore della sua integrità. A favore non solo nostro, ma delle generazioni future.
    Un appunto per finire, è relativo ai soldi che la società petrolifera ha in previsione di spendere per queste trivellazioni: andate e leggete... e fate le vostre cosiderazioni.
    Questa volta la battaglia tocca tutti, e tutti devono partecipare!

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