mercoledì 1 luglio 2009

Respinto anche l'ordine del giorno, il sottosegretario Saglia giustifica la scelta

La Camera stamattina ha respinto anche l'ordine del giorno presentato dall'On. Codurelli (PD), ma il sottosegretario On. Stefano Saglia (PDL) è voluto intervenire per giustificare la bocciatura e tra le righe del suo intervento mi pare di percepire che il Governo sul tema "Po Valley" prenderà la stessa posizione (contraria) degli Enti Locali. E' un periodo in cui vedo il bicchiere più mezzo pieno che mezzo vuoto, e tra le righe delle dichiarazioni dell'On. Saglia leggo che conosce il problema (a parte un pò di confusione quando dichiara "dal momento che fino ad oggi non vi sono state richieste di autorizzazione") e che il Governo interverrà nella fase istruttoria. Certo, la cosa si sarebbe potuta già chiudere, ma nella negatività colgo questi elementi di positività. Sicuramente una forte adesione alla petizione, come sta avvenendo, potrà favorire una chiusura positiva di questa assurda vicenda. Non mollare: questa è la parola d'ordine!

Ecco di seguito lo stralcio del resoconto stenografico dal sito della Camera:
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, non accettato dal Governo.
LUCIA CODURELLI. Signor Presidente, domanderei al Ministro di rivedere questa posizione. Cito solo due questioni affrontate dall'ordine del giorno. Da un lato, si parla di ricerca di idrocarburi; dall'altro, si parla di un parco che è uno dei più grandi polmoni verdi del Lecchese. Si chiede semplicemente che, prima che il Ministero compia le sue scelte, tenga conto dei pareri degli enti locali, del parco stesso e dei cittadini. Questo è un invito particolare affinché non si intervenga in luoghi protetti, dei polmoni verdi, prima di aver acquisito il parere del territorio.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, dal momento che il tema posto dall'onorevole Codurelli è serio e delicato, desidero soffermarmi un momento su di esso. Nelle premesse, questo ordine del giorno segnala in effetti una problematica locale; nella parte dispositiva, però, esso chiede di assumere impegni a livello di quadro normativo. Al di là del fatto che sarebbe una forzatura da parte del Governo assumere impegni di questo tipo, va detto, da un lato, che il Governo ha già espresso un giudizio sulla questione di Lecco e della Valle del Curone, e si tratta di un giudizio di attesa, dal momento che fino ad oggi non vi sono state richieste di autorizzazione; ma, dall'altro lato, esso non può invece introdurre una normativa che renda vincolante il parere degli enti locali su tutte le richieste di coltivazione degli idrocarburi in Italia. Si capisce infatti bene che ciò significherebbe introdurre un precedente ingestibile nella prassi quotidiana del sistema autorizzativo, nel quale peraltro vi è sempre un coinvolgimento e un'intesa, quando è possibile, con gli enti locali.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, non accettato dal Governo.Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospendo la seduta, che riprenderà alle 10,35.Pag. 27
La seduta, sospesa alle 10,20, è ripresa alle 10,35.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, non accettato dal Governo.Dichiaro aperta la votazione.(Segue la votazione).
Onorevole Coscia... onorevole Latteri... onorevole Madia... onorevole Lanzillotta... onorevole Commercio... onorevole Valentini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge.
(Vedi votazioni: Presenti e votanti 417 - Maggioranza 209 - Hanno votato sì 183 - Hanno votato no 234).

8 commenti:

  1. Zardoni, non so come fai a vedere il bicchiere mezzo pieno ...ci provo pure io...ma una mano è sempre a stringere le palle !!!
    Mah.. mi verrebbe da dire che sono dei bei bischeri questi uomini di governo!
    Max Lissolo

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  2. Preciso: il bicchiere mezzo pieno lo vedo in generale, non tanto su questa vicenda. In ogni caso nella negatività ci ho colto qualcosa di positivo. Comunque appena ho un pò di tempo farò un post documentato che fa il punto della situazione in modo argomentato. Mi aspettavo che l'emendamento Codurelli non passasse, era eccessivo: ma mi aspettavo anche un controemendamento di maggioranza che salvaguardasse almeno i parchi ed aree limitrofe. Ma a tutto c'è una spiegazione, e appena riesco vi darò la mia chiave di lettura.

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  3. Grazie Zardoni,
    grazie per la precisazione.
    rimane il fatto che mi sa di bischerata!
    Siamo con te!
    Max Lissolo

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  4. L'onorevole Saglia è molto in gamba, sveglio e conosce bene la materia energia. Il problema è che è un bresciano tosto, ex AN di ferro quindi centralista. Tra l'altro molto vicino alla lobby degli acciaieri e dei petrolieri. La materia energia al governo, praticamente, la governa lui.

    Capisco che negli intenti della legge vi sia la volontà generale di depotenziare la tematica "nimby", però anche io faccio fatica a vedere mezzo pieno il bicchiere, pur nella disponibilità dimostrata. Ci sono interessi molto forti dietro in materia di prospezioni petrolifere, e alla lobby dei petrolieri non possiamo che contrapporre altro che le nostre firme. E la nostra volontà. Non la lobby di un'altra economia verde, altrettanto forte.

    La frase di Saglia "vi è sempre un coinvolgimento e un'intesa, quando è possibile, con gli enti locali" la leggo in termini di compensazione territoriale (della serie, vi daremo qualche soldo in cambio), e mi chiedo chi negozierà per noi quella compensazione. Nava?

    Il lato positivo è che Nava è della corrente ex AN, quindi far pressioni su di lui servirà a far arrivare il messaggio direttamente a Saglia. Da questo punto di vista, diciamo che avere Nava come interlocutore da "stimolare" può essere utile.

    Fa cadere le braccia invece vedere come nella Lega non vi sia alcun coinvolgimento in materia di energia, lasciano fare tutto agli ex AN e FI. Salvo poi fare casino ex-post in sede locale (il che è meglio di niente, intendiamoci, e denota una sincerità nella difesa del territorio encomiabile. Ma non potrebbero farla prima in aula parlamentare la protesta, questi difensori del federalismo?).

    In ultimo, io non voglio gufare, ma non sarei così persuaso che localmente gli amministratori saranno tutti solidali con la linea "no al pozzo". Sbaglierò, ma temo che ci sarà qualche sgradita sorpresa. Bah, vedremo.

    Ad ogni buon conto, credo di essere buon interprete di tutti i frequentatori di questo blog nel ringraziare Giovanni per questo sui grandissimo lavoro di informazione in presa diretta, per quanto è accaduto e accade sul tema Pozzo nel Parco. Diversamente, sapremmo le cose abbondantemente a "parco morto".

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  5. Grazie di cuore Brian.
    Come ho già detto nei prossimi giorni presenterò la cosa in tutte le sue sfumature.

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  6. Grazie Giovanni ,
    grazie di cuore per l'impegno e la volontà di tenerci aggiornati.
    Ma anch'io sono d'accordo con Brian,.....il bicchiere è mezzo vuoto di ......"sporco pessimo petrolio". Scusate l'ironia !
    Certo non potevamo aspettarci molto dai politici ( o politicanti ?) "mercantilistici" ( salvo poche ed rare illuminate eccezzioni !).
    Dopo che hanno fatto il pieno di voti e finto un generico pseudo interesse........chi si ricorda delle istanze di quei pochi poveri "sprovveduti" brianzoli ???
    Ottimo inizio del federalismo e autonomie locali, ottima poltica di tutela dell'ambientale .....
    Non so se riusciremo a salvare il ns parco e le ns verde ma occorre ora più di prima essere uniti e rispondere con una massiccia mobilitazione senza farci intimorire stumentalizzare da "pifferai" travestiti da "missionari" benefattori di nuove "ricchezze" !!!

    Simeone

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  7. L´unico commento che volevo fare, a botta calda, ieri sera, era una parola sola, che iniziava per bi e finiva per tardi. Ma il mio commento non sarebbe stato pubblicato. Non mi aveva certo convinta quella sfilata di politici al colle, ma mi ero detta: non c´è altro da fare. Si era detto che la battaglia non era partitica, ma nel momento in cui, ieri, i parlamentari hanno schiacciato quel maledetto bottone, lo è diventata. Ma quale bicchiere mezzo pieno! I politici sono venuti al colle di Montevecchia a stringere la mano di Mascheroni, ma poi quella mano l´hanno usata per votare contro il parco. Che dire, hanno messo in atto il precetto evangelico "Non sappia la tua mano destra quello che fa la tua mano sinistra". Buon pro gli faccia!! C´è perfino un disturbo neurologico chiamato "la mano anarchica": forse è un virus che impazza a Montecitorio. Hanno usato la questione per prendere qualche voto in più, e noi siamo rimasti cornuti e mazziati. La notizia mi ha tolto il sonno e al posto di contare le pecore ho scritto una lettera a Severgnini, Corriere della sera. Penso che dobbiamo affrettarci, ognuno per quello che può fare. Non c´è tempo da perdere, o in men che non si dica sprofonderemo nel pozzo.
    Silvia Fumagalli

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  8. La penso esattamente come Silvia. Da come scrive sembra più giovane di me e mi piace trovarmi sulle stesse identiche lettura dei fatti. Ho letto attentamente gli atti parlamentari, e avevo anche avuto la possibilità di seguire in diretta il dibattito. Mi sono reso conto che stavano fregando la Brianza quando hanno fatto ritirare con un teatrino non degno di un aula parlamentare un emendamento su tuttaltra questione, i controlli sui prodotti agricoli, quindi una questione molto cara al loro Ministro Zaia, di un parlamentare della Lega Nord. La scena è stata che mentre questo parlamentare leggeva l'emendamento gli si è avvicinato il capogruppo della Lega Nord e subito dopo l'emendamento è stato ritirato.
    Resti apartitico il Cominato, ma la battaglia è ora tutta politica. I cittadini che hanno creduto a Nava e soprattutto alla sua compagine che si è presentata come più presentabile (scusate il gioco di parole) la Lega Nord meditino quale grave errore è stato, su questa questione, non credere a Brivio e quindi non averlo votato. Con un'amministrazione provinciale non pura immagine del Governo centrale, pur di fronte a quello che è uscito dal Parlamento la strada e la battaglia sarebbero stata forse meno in salita.

    Mario Oldani

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