Dal sito del Senato: "Il Senato ha definitivamente approvato quest mattina, in quarta lettura, il ddl n. 1195-B recante disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia. Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria e nato come stralcio dell'ultima legge finanziaria, è stato fortemente modificato nel corso dei diversi passaggi nelle Commissioni di merito e in Assemblea. In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo (con l'eccezione del sen. Peterlini, nettamente contrario al nucleare), malgrado alcune perplessità sulle norme relative all'energia nucleare". Hanno poi votato a favore Lega Nord e PDL. Hanno votato contro Partito Democratico ed Italia dei Valori.
La Legge sarà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, presumibilmente nella giornata di domani. Nei prossimi giorni analizzeremo molto attentamente cosa cambia nel processo autorizzativo dell'istanza della "Po Valley": la normativa infatti si applica anche ai procedimenti in corso.
Credo infatti sia necessario chiarire un pò di aspetti. A grandi linee è successo questo. Il procedimeto autorizzativo per un pozzo di idrocarburi (gas o petrolio) prevede percorsi diversi per ricerche in terraferma e ricerche in mare. Concentriamoci sul primo caso.
Ci sono tre fasi:
1) permesso di ricerca
2) autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo
3) autorizzazione alla coltivazione.
Secondo la vecchia normativa tutte e tre le fasi autorizzative seguivano un procedimento secondo la Legge 241/90 al quale partecipavano gli Enti Locali, la Regione e lo Stato. In caso di parere negativo degli Enti Locali il Governo poteva motivatamente comunque autorizzare.
La maggior parte dei procedimenti venivano bloccati nella fase del permesso di ricerca. Con la nuova norma gli Enti Locali non partecipano più alla prima fase, mentre partecipano ancora alle fasi 2) e 3).
Attualmente Po Valley ha in fase di autorizzazione il permesso di ricerca (prima fase) e la Valutazione di Impatto Ambientale sull'eventuale pozzo esplorativo (da realizzarsi in caso di autorizzazione al permesso di ricerca). Gli Enti Locali oggi partecipano ad entrambe le autorizzazioni, con la nuova norma sarnno fuori dal procedimento autorizzativo del permesso di ricerca, per il quale è stata concessa la proroga.
Capisco che la materia è un pò ostica, ma vi invito a leggere questo stralcio del fascicolo al Senato per capirci di più.
Ecco qua:
http://www.consonno.it/povalley/doc/dossier.pdf
Nel frattempo ho già posto, come Vicesindaco di Cernusco Lombardone, la questione al Ministero dello Sviluppo Economico per capire quale atteggiamento terranno: vi informo di eventuali risposte.
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Non sono un giurista ma l'articolo 14 comma 3bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 a cui fa sempre riferimento la legge dice:
RispondiElimina( http://www.handylex.org/stato/l070890.shtml )
"Nel caso in cui una amministrazione abbia espresso, anche nel corso della conferenza, il proprio motivato dissenso, l'amministrazione procedente può assumere la determinazione di conclusione positiva del procedimento dandone comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, ove l'amministrazione procedente o quella dissenziente sia una amministrazione statale .... Il Presidente del Consiglio dei ministri, previa delibera del Consiglio medesimo ... entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione, possono disporre la sospensione della determinazione inviata; trascorso tale termine, in assenza di sospensione, la determinazione è esecutiva."
Anche dove è prevista la partecipazione degli enti locali essa diventa così solamente formale!
Nulla infatti possono fare contro quanto voluto a livello centrale.
ciao da lorenzo