Riportiamo di seguito un intervento del Consigliere Provinciale di "Sinistra e Libertà" Alessandro Pozzi sul tema "Po Valley", in vista del Consiglio Provinciale di questa sera.
"In seguito all'approvazione del ddl 1441 e alla bocciatura dell'emendamento presentato dalla Sen. Mazzucconi, la battaglia per la difesa del territorio ha più che mai assunto un carattere eminentemente politico, rivelando le vere intenzioni delle forze di maggioranza che, dopo aver gridato alla "bufala" ed aver speso parole per la tutela del territorio in sede di campagna elettorale, si trovano ora a sostenere posizioni parziali che lasciano intendere senza troppe sfumature la possibilità di installare impianti per la ricerca di idrocarburi nelle aree esterne al perimetro del parco.
In data 29/6, il Comitato "No al Pozzo di petrolio nella Valle del Curone" ha inoltrato in Provincia e ai Comuni del Parco, una proposta di delibera che richiede di "esprimere parere negativo in merito alla possibilità di installazione di pozzi per la ricerca di idrocarburi nella Valle del Curone e nel territorio della Brianza lecchese e di fare pressione presso la Regione Lombardia ed il Ministero per lo Sviluppo Economico affinchè la pratica venga definitivamente archiviata". Lo stesso testo è stato votato lunedì scorso dall'Assemblea del Parco del Curone, mentre gran parte dei Consigli Comunali del meratese lo approveranno prima della pausa estiva: si tratta, nei fatti, di un OdG "neutro e minimalista", privo di qualsivoglia riferimento agli accadimenti politici dell'ultima settimana.
Nonostante questo, la maggioranza guidata da Nava ha inteso ignorare la delibera del Comitato (che è poi stata riproposta dalle forze di minoranza in virtù dell'art. 51 c.2 c.3 del Regolamento del Consiglio provinciale che consente l'inserimento di deliberazioni non previste all'OdG), presentanto oggi una proposta di delibera alternativa, di cui si riporta di seguito il testo:
http://www.consonno.it/povalley/doc/mozionemag.pdf
Come è possibile constatare dal testo della delibera, dopo le iniziali considerazioni sulla "dipendenza energetica dell'Italia dagli altri Paesi europei" e sulla necessità di "sviluppare strutture idonee ad ampliare lo sfruttamento delle risorse energetiche presenti sul territorio" (non vi è cenno delle fonti energetiche rinnovabili!) viene espressa "contrarietà a che si proceda a perforazioni esplorative all'interno delle aree protette del territorio della Provincia di Lecco".
Se questa dovesse essere confermata quale linea politica dell'attuale maggioranza, i rischi che gli impianti di ricerca ed estrazione vengano installati nelle aree direttamente adiacenti al territorio del parco si fanno più che concreti: considerando infatti il perimetro previsto dall'istanza di perforazione in capo a Po Valley, in relazione al perimetro tutelato dal Parco, le aree disponibili si limiterebbero a poche zone, prime tra tutte quelle inserite nei Comuni di Merate, Cernusco Lombardone ed Olgiate Molgora.
Nel tardo pomeriggio di oggi, la maggioranza consiliare ha chiesto un incontro con i rappresentanti dell'opposizione (l'incontro si terrà nel pomeriggio di mercoledì) per cercare di trovare un accordo unitario sul testo della delibera. Guardando favorevolmente all'opporunità presentata, ritengo che un eventuale nuovo testo non possa comunque prescindere dal considerare quali oggetto di tutela anche le aree esterne al perimetro del Parco, essendo l'intero territorio della Brianza lecchese inadeguato ad ospitare un intervento di questa natura.
Dopo aver partecipato in massa alla manifestazione di domenica scorsa, i Sindaci del meratese e i rappresentanti del Comitato prenderanno parte al Consiglio provinciale che si terrà mercoledì pomeriggio, dando ulteriore prova della volontà di difendere fino in fondo il territorio dei nostri Comuni, esercitando -per quanto possibile- una funzione di pressione, informazione e controllo.
Dopo gli eventi delle ultime due settimane, appare però lampante quali siano le posizioni in campo: chi è schierato per la difesa del territorio e chi con "poche parole e molti fatti" (così recitava lo slogan pre-elettorale di Nava) ne mette a repentaglio l'incolumità".
Alessandro Pozzi
Capogruppo di Sinistra e Libertà in Consiglio Provinciale
mercoledì 15 luglio 2009
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