Riportiamo di seguito un comunicato stampa dell'On. Lucia Codurelli (PD), segnalando che gli emendamenti presentati sono visibili nel post precedente.
PARCO DEL CURONE: RINVIATA SOLUZIONE DEFINITIVA PER BRACCIO DI FERRO TRA MINISTRI SU COPERTURA FINANZARIA DEL TESTO
“Speravo che oggi l’iter sul provvedimento 1441-ter ddl energia si potesse concludere anche per rispondere alle tanto attese degli amministratori locali, dei cittadini e del Comitato del Parco,. Comitato che ha avviato, con successo, anche una raccolta di firme. In aula il provvedimento ha iniziato il suo iter martedì mattina. Si è interrotto oggi alle 14 per riprendere presumibilmente inizio settimana prossima, lasciando ancora da esaminare gli ultimi 4 articoli ed il 18, il 27 ed il 30 accantonati nella giornata di ieri. L’art. 27 in particolare è quello al centro del dibattito sul parco del Curone. L’accantonamento nasconde, come già annunciato nelle settimane scorse, un braccio di ferro tra il Ministro dell’Economia e il Ministro dello Sviluppo Economico per una questione di mancanza di copertura finanziaria.
Mi rendo conto quanto sia difficile per un cittadino comprendere cosa sta dibattendo il Parlamento, visto che si tratta di un provvedimento Omnibus, di 3° lettura alla Camera, collegato alla finanziaria, (fatta in 9 minuti, come disse il premier), che contiene di tutto e di più, dall'energia alternativa, agli aiuti all'economia, alle negate liberalizzazioni come il ritorno al potere assoluto delle assicurazioni, in barba ai consumatori e addio class action.
Ad oggi non esistono emendamenti della maggioranza all’articolo 27 se non quelli del Partito Democratico, in particolare il 27.36 a firma Codurelli-Margiotta che chiede l’esplicitazione nel provvedimento in esame, per quanto riguarda la perforazione, anche esplorativa per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi della “previa autorizzazione vincolante degli enti locali competenti del territorio.
Mi auguro, a questo punto, che il Centrodestra, Lega compresa, accolgano e approvino l’emendamento da noi presentato, un atto, a mio avviso dovuto, per coerenza su quanto si promette sul territorio e quanto si approva in aula. Il minimo da fare dopo quanto promesso in campagna elettorale dove hanno rassicurato amministratori e cittadini che nulla sarà fatto senza il loro consenso. Un no significherebbe cancellare di fatto la linea federalista, che a voce invoca riforme costituzionali per aumentare poteri e autonomie degli enti locali, ma che – nei fatti – quei poteri e quelle autonomie le cancella in tanti di questi articoli tra l’altro già approvati”.
On. Lucia Codurelli, Roma, 25 giugno 2009
giovedì 25 giugno 2009
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Cara Onorevole Codurelli,
RispondiEliminaun abbraccio di incoraggiamento da noi nel parco...
Grazie, coraggio.
Siamo tutti virtualmente con Lei.
Buon Lavoro.
Max Lissolo